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CON UN PIZZICO DI ORGOGLIO...

 

 

"Riceviamo segnali dalla superficie".

Mentre l'Esa, l'Agenzia Spaziale Europea, con un tweet ieri ha annunciato al mondo intero di aver portato a compimento la missione Rosetta e di aver fatto atterrare il robot Philae sulla superficie della cometa 67/P Churyumov-Gerasimenko, a InnovaPuglia i più anziani si scambiavano messaggi e raccontavano ai giovani colleghi che quel successo raccontava anche di loro.

"Con grande enfasi i media hanno sottolineato, giustamente, come ci fosse un apporto tecnologico italiano alla missione, ma non tutti sanno (o meglio nessuno sa…) che un pezzo importante della missione è stato costruito nei laboratori di Microelettronica di Tecnopolis CSATA. Nella seconda metà degli anni novanta, quando l'ESA ha finanziato la missione, parte dell'elettronica di bordo è stata testata, validata e qualificata dai nostri colleghi", ha postato uno dei protagonisti che lavorava in quello che allora era il Parco Scientifico e Tecnologico Tecnopolis e che, con un lungo percorso, oggi è sostanzialmente diventato InnovaPuglia S.p.A. "Permettetemi di condividere quindi con voi un pizzico di orgoglio per quel lavoro svolto tanti anni fa e la cui memoria ora viaggia a 500 milioni di km da qui - ha continuato - perché se invece qualcosa è rimasto, quel qualcosa è sicuramente l'ostinata consapevolezza cha ancora oggi, in questo posto, con il lavoro silenzioso di ogni giorno, si possono fare grandi cose".

"Un pezzo di storia di Tecnopolis Csata è ancora fortemente presente nella nostra organizzazione - ha condiviso subito dopo un professionista di InnovaPuglia, mandando una email a tutti i colleghi  -  Forse non tutti sanno che, è proprio grazie a questo valore che InnovaPuglia ha assunto il ruolo di guida nel processo di innovazione della nostra Regione. Ora bisogna guardare oltre e avere il coraggio di dire che la ricerca e l'innovazione sono attività che richiedono personale specializzato, qualificato e motivato".

Per ulteriori informazioni sulla misssione Rosetta vai al sito dell'ASI

Valenzano, 13 novembre 2014