BANCA D’ITALIA: ECONOMIA PUGLIA - NOVEMBRE 2024
L'economia della Puglia - Aggiornamento congiunturale, novembre 2024La Banca d'Italia ha pubblicato, mercoledì 6 novembre, l'aggiornamento congiunturale della Puglia. Di seguito la sintesi dell'intervento. Nei primi mesi del 2024, l'economia pugliese ha registrato un incremento meno marcato rispetto all'anno precedente. Stando all'indicatore trimestrale dell'economia regionale (ITER) della Banca d'Italia, nella prima metà dell'anno il prodotto interno lordo è cresciuto dello 0,5%, un valore leggermente inferiore a quello del 2023. Questo risultato è stato di poco sotto la media del Mezzogiorno (0,6%) e appena sopra quella nazionale (0,4%). Dopo un lieve calo nel 2023, nei primi nove mesi del 2024 sono stati osservati alcuni segnali di ripresa, limitati però alle aziende di dimensioni ridotte. Il settore resta condizionato dall'instabilità geopolitica internazionale e dalla scarsa domanda estera, che nella prima metà dell'anno ha causato un leggero calo delle esportazioni. Gli investimenti industriali, già in calo l'anno scorso, hanno mostrato un ulteriore rallentamento, penalizzati dai costi di finanziamento ancora elevati. La crescita del comparto edilizio, invece, ha subito una flessione. Il settore residenziale ha risentito della revisione delle agevolazioni per l'efficientamento energetico delle abitazioni e della diminuzione delle compravendite. D'altra parte, le opere pubbliche hanno continuato a beneficiare dei fondi provenienti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). I dati disponibili indicano una crescita moderata nel settore terziario, trainata in parte dalla forte domanda legata al turismo. Nonostante il rallentamento economico, le aziende hanno mantenuto aspettative nel complesso ottimistiche sulla redditività dell'anno in corso. Tuttavia, i criteri di erogazione del credito da parte delle banche sono rimasti prudenti, e i livelli di liquidità elevati non hanno impedito un'ulteriore riduzione dei prestiti alle imprese, con un impatto maggiore sulle piccole aziende. L'occupazione è aumentata, sebbene in misura minore rispetto all'anno precedente. Il calo del numero di disoccupati ha più che compensato l'incremento degli occupati, portando a una lieve riduzione della forza lavoro. Questo ha contribuito a mantenere difficoltà per le aziende nella ricerca di personale qualificato. Grazie alla crescita dei redditi nominali e alla diminuzione dell'inflazione, il potere d'acquisto delle famiglie ha continuato a migliorare, in linea con il trend iniziato negli ultimi mesi del 2023. L'indebitamento delle famiglie pugliesi è aumentato ulteriormente, seppur a un ritmo inferiore rispetto alla fine dello scorso anno. Il rallentamento è stato in parte legato alla contrazione del credito al consumo, che riflette anche la debolezza della spesa familiare. La qualità del credito erogato in Puglia è rimasta alta rispetto agli standard storici. Tuttavia, per le imprese si evidenziano segnali di un possibile peggioramento, come dimostrato dall'aumento dei ritardi nei rimborsi. Dopo la contrazione del 2023, i depositi bancari sono tornati a crescere nel primo semestre del 2024, soprattutto tra le imprese, grazie all'aumento dei risparmi. Il valore dei titoli in custodia è aumentato significativamente, trainato dagli investimenti in nuovi strumenti finanziari.
Valenzano, 18 novembre 2024 |