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UE: PIANO DI SICUREZZA INFORMATICA

"Uno spazio informatico aperto e sicuro" programma della Unione Europea contro la criminalità informatica


In collaborazione con l'Alta rappresentante dell'Unione europea per gli Affari esteri e la politica di sicurezza, la Commissione europea ha pubblicato una strategia sulla sicurezza informatica, contestualmente alla proposta di direttiva della Commissione in materia di sicurezza delle reti e dell'informazione.

Si chiama "Uno spazio informatico aperto e sicuro" e nasce per tutelare l'internet aperta, la libertà e le opportunità nella rete; è un approccio comune e renderà le reti critiche più resistenti in caso di attacchi riducendo drasticamente i reati online. I paesi UE collaboreranno di più per promuovere la sicurezza online globale e invocheranno l'applicazione della legislazione internazionale nel ciberspazio, aiutando anche altri paesi a migliorare i loro sistemi di sicurezza online.

In linea con questa strategia, la Commissione propone anche ai paesi dell'UE, ai fornitori di servizi online e ai settori commerciali più vulnerabili di adottare misure per proteggere meglio le reti digitali critiche. Spetterà ai governi nazionali prevenire e rispondere alle minacce contro le reti digitali. Tutti dovranno rispettare standard comuni in materia di sicurezza informatica e migliorare le cooperazione nella lotta alla criminalità online.

Cinque le priorità in cui è articolata la strategia con l'intento di promuovere i valori europei di libertà e democrazia e garantire che l'economia digitale possa svilupparsi in modo sicuro:

  1. Conseguire la resilienza informatica;
  2. Ridurre drasticamente la criminalità informatica;
  3. Sviluppare la politica di difesa e le capacità informatiche connesse alla politica di sicurezza e di difesa comune;
  4. Sviluppare le risorse industriali e tecnologiche per la sicurezza informatica;
  5. Istituire una coerente politica internazionale del ciberspazio per l'Unione europea e sostenere i valori fondamentali dell'UE. 

?Progressi fondamentali verso una migliore tutela dei cittadini dalla cibercriminalità, sono stati già compiuti dall'Unione europea con l'istituzione di un Centro europeo per la lotta alla criminalità informatica (vedi nostra notizia ndr),la proposta di una normativa sugli attacchi ai sistemi d'informazione  e l'instaurazione di un'alleanza mondiale contro l'abuso sessuale di minori online.

La proposta di direttiva sulla sicurezza delle reti e dell'informazione rappresenta un elemento fondamentale della strategia complessiva e richiede che tutti gli Stati membri, i principali operatori di internet e di infrastrutture critiche, come le piattaforme per il commercio elettronico e le reti sociali, nonché gli imprenditori nei settori dell'energia, dei trasporti, dei servizi bancari e dell'assistenza sanitaria si adoperino per garantire un ambiente digitale sicuro e affidabile nell'intera Unione.

La proposta prevede fondamentalmente tre misure: l'elaborazione da parte degli Stati membri di una strategia per la sicurezza delle reti e dell'informazione e la designazione di un'autorità nazionale competente in materia; l'istituzione di un meccanismo di cooperazione tra gli Stati membri e la Commissione, al fine di mettere in comune mediante un'infrastruttura sicura i sistemi di preallarme riguardo a rischi e incidenti, collaborare e organizzare regolarmente valutazioni inter pares; l'adozione da parte degli operatori di infrastrutture critiche in alcuni settori (servizi finanziari, trasporti, energia, sanità), degli operatori di servizi della società d'informazione (in particolare: app stores, piattaforme di commercio elettronico, pagamenti su internet, "cloud computing", motori di ricerca, reti sociali) e degli amministratori pubblici di prassi in materia di gestione dei rischi e di notifica degli incidenti gravi a livello di sicurezza nei rispettivi servizi fondamentali. 

Scopo della strategia è inoltre istituire e finanziare una rete di centri di eccellenza nazionali contro la cibercriminalità, per facilitare la formazione e la creazione di capacità. (i.cam)

Per saperne di più

Valenzano, 26 febbraio 2013

 


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