Tecnopolis attraverso i marchi | ||
2001-2008 Tecnopolis si avvia a diventare un "Sistema Integrato per lo sviluppo del territorio". Dal marchio e dalla ragione sociale, scompare la dicitura "Novus Ortus" per dare maggiore enfasi al nuovo ruolo, ma non "CSATA" a simbolizzare la volontà di mantenere il legame con le radici, sempre vive, del primo centro di ricerca.
Nel 2001 inizia l'acquisizione di quote societarie da parte della Regione Puglia che arriva a possedere il 66% del capitale sociale aumentato, nel frattempo, fino a Euro 3.879.183. L'Università di Bari, invece ne detiene il 33%, mentre le restanti quote sono distribuite tra le altre università pugliesi, le Camere di Commercio delle province pugliesi, le organizzazioni imprenditoriali e di categoria della regione (Federindustria, Assindustria, Confapi, Confartigianato, C.N.A., Confcooperative, Coldiretti, C.I.A. Puglia). L'assemblea ordinaria dei soci del 23 maggio delibera la nascita di un nuovo soggetto per lo sviluppo della funzione di Parco Scientifico e Tecnologico. La cosiddetta "newco" è promossa dall'Università di Bari, ne mantiene il marchio e permette a Tecnopolis di continuare ad operare a vantaggio della collettività pugliese. Infine, l'assemblea straordinaria dei soci di Tecnopolis del 1 agosto 2008 ha preso atto della definitiva acquisizione da parte della Regione Puglia di tutte le altre partecipazioni societarie, diventandone Socio Unico di riferimento, e perciò ha deliberato le opportune modifiche allo statuto della società. Si conclude così l'iter procedurale che ha portato la Regione Puglia a compiere tutti i passi idonei per fornirsi di una società "in-house" per lo sviluppo e l'implementazione dei servizi ICT (Innovation and Communication Technology) pugliesi, denominata InnovaPuglia. |