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LA CORTE DEI CONTI: “REFERTO IN MATERIA DI INFORMATICA PUBBLICA”
Angelo Buscema, presidente della Corte dei conti, ha presentato alla Camera dei Deputati il "Referto in materia di informatica pubblica". A margine della presentazione lo stesso Angelo Buscema e la Ministra per l'innovazione tecnologica e la digitalizzazione Paola Pisano hanno siglato un protocollo d'intesa "Per la promozione e il monitoraggio della trasformazione digitale della Pubblica amministrazione", un percorso di azioni comuni da promuovere per aumentare l'efficienza e l'efficacia dell'azione amministrativa mediante la trasformazione digitale, importante leva per "la realizzazione di servizi più semplici e inclusivi per i cittadini, l'incremento della produttività, l'aumento di trasparenza e controlli sulle attività degli enti pubblici e l'uso di dati condivisi per contrastare i fenomeni corruttivi". Con il Referto la Corte dei conti ha offerto al Parlamento un'analisi del processo di informatizzazione delle pubbliche amministrazioni italiane e formulato osservazioni e proposte volte al migliore utilizzo delle risorse pubbliche. "Dopo quindici anni la Corte ripresenta al Parlamento un referto per l'informatica. – si legge nel referto - Quindici anni sul digitale sono quasi un'era geologica, in cui la Corte dei conti è stata riconosciuta tra le istituzioni che di più hanno saputo vivere e valorizzare i cambiamenti". Mentre Franco Massi, segretario generale della Corte dei conti, sottolinea che "Oggi il digitale non è più una scelta, ma fa parte delle nostre vite sia professionali che private, che lo vogliamo oppure no ed è da questo concetto che dobbiamo partire". APPROFONDIMENTO È cosa nota che l'Italia continui a collocarsi agli ultimi posti riguardo all'innovazione (DESI Digital Economic and Society Index 2019 Italia al 24° posto tra i Paesi europei vedi nostra notizia ndr) ed è in particolare al terzultimo posto in Europa per l'attuazione dell'Agenda Digitale. Il referto disvela che, nonostante una spesa di circa 5,8 miliardi l'anno per l'informatica pubblica, non si vedono risultati rilevanti e dunque dobbiamo concludere che siamo di fronte a un utilizzo limitato e non sempre razionale delle risorse. Un altro importante problema è quello del "rischio dell'obsolescenza, elemento che per le forniture I.C.T. assume il più alto valore ponderale riscontrabile sul mercato". Un tema centrale è quello delle competenze digitali nella PA, fattore abilitante per qualsiasi corretta e adeguata governance dell'innovazione. È un tema che interessa "non solo il governo dell'informatica pubblica, ma ogni dipendente pubblico e anche ogni cittadino dello Stato". Infine le piattaforme abilitanti, di cui è auspicato il consolidamento e la massima diffusione in tempi brevi, per una successiva fase di integrazione e coordinamento delle attività amministrative nella direzione di un'esperienza del cittadino più semplificata e immediata possibile. "Di fatto, l'amministrazione pubblica italiana, e il sistema paese in senso più ampio, sta soffrendo un ritardo ancora eccessivo per la lentezza di adattamento alla velocità di questo cambiamento, sia rispetto all'utilizzo adeguato delle tecnologie, sia, soprattutto, rispetto alla trasformazione digitale dei processi. Trasformazione da intendersi non solo come innovazione tecnologica, ma anche come reale e pervasiva semplificazione, agevolazione e accelerazione dei procedimenti necessari alla gestione ottimale della cosa pubblica e del rapporto del cittadino con essa, appoggiandone certamente l'efficienza ed efficacia al supporto che può dare la tecnologia disponibile, ma mirando anche a rivedere sostanzialmente, nel merito, le modalità operative attuali e soprattutto le responsabilità e le competenze necessarie per rivitalizzare profondamente il complesso delle attività dello Stato e degli apparati locali, perché siano effettivamente adeguate allo scenario in evoluzione". È così che, secondo il referto, non si utilizza al meglio un potenziale di sviluppo che potrebbe fare la differenza per il nostro Paese. Scarica il "Referto in materia di informatica pubblica". Valenzano, 28 novembre 2019
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