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UE: PUBBLICATO L'AI ACT

 

Pubblicato oggi il testo dell'AI Act sulla Gazzetta Ufficiale dell'UE, la prima norma che regolamenta l'intelligenza artificiale per tutelare i diritti fondamentali dei cittadini europei.

Entrerà in vigore tra venti giorni il Regolamento europeo sull'intelligenza artificiale, il cosiddetto AI Act. Dopo l'adozione dello scorso anno, l'approvazione da parte del Parlamento europeo del 14 marzo scorso, il Consiglio dell'Unione europea ha dato il via libera definitivo il 21 maggio all'AI Act, che ha l'obiettivo di uniformare le normative riguardanti l'uso dell'intelligenza artificiale in tutta Europa.

Il nuovo regolamento è finalizzato a favorire lo sviluppo e l'adozione di sistemi di AI che siano sicuri e affidabili all'interno del mercato unico dell'UE, sia da parte di enti pubblici sia di soggetti privati, garantendo contemporaneamente il rispetto dei diritti fondamentali dei cittadini dell'UE e incentivando gli investimenti e l'innovazione nel settore dell'intelligenza artificiale in Europa.
 
La norma sull'intelligenza artificiale è applicabile esclusivamente ai settori coperti dal diritto dell'UE, prevedendo tuttavia delle esenzioni, ad esempio per i sistemi utilizzati unicamente per scopi militari e di difesa e per quelli destinati alla ricerca.
 
L'AI Act classifica i vari tipi di intelligenza artificiale in base al rischio: i sistemi di AI che presentano solo un rischio limitato saranno soggetti a obblighi di trasparenza molto leggeri, mentre i sistemi di AI considerati ad alto rischio potranno essere autorizzati, ma dovranno rispettare una serie di requisiti e obblighi per poter accedere al mercato dell'UE.
 
Sistemi di AI come la manipolazione cognitiva del comportamento e il social scoring saranno proibiti all'interno dell'UE poiché il loro rischio è giudicato inaccettabile; inoltre, la legge vieta l'uso dell'AI per la polizia predittiva basata sulla profilazione e i sistemi che utilizzano dati biometrici per classificare le persone in base a categorie specifiche come razza, religione o orientamento sessuale.
 
L'AI Act si occupa anche dell'uso di modelli di IA per scopi generali (GPAI); questi, se non presentano rischi sistemici, saranno soggetti ad alcuni requisiti limitati, come quelli relativi alla trasparenza, mentre quelli che presentano rischi sistemici dovranno rispettare normative più severe.
 
Per garantire un'applicazione adeguata, sono stati istituiti diversi organi di governo: un Ufficio europeo per l'Intelligenza Artificiale all'interno della Commissione per far rispettare le regole comuni in tutta l'UE; un gruppo scientifico di esperti indipendenti per supportare l'applicazione delle norme; un comitato per l'AI con rappresentanti degli Stati membri per consigliare e assistere la Commissione e gli Stati membri nell'attuazione coerente ed efficace della legge sull'AI; e un forum consultivo per le parti interessate, che fornisca competenze tecniche al comitato per l'AI e alla Commissione.
 
Le sanzioni per le infrazioni alla legge sull'AI sono stabilite come una percentuale del fatturato annuo globale dell'azienda trasgressore nell'esercizio finanziario precedente o di un importo predeterminato, a seconda di quale sia maggiore; le PMI e le start-up saranno soggette a sanzioni amministrative proporzionali.
 
Prima che un sistema di intelligenza artificiale ad alto rischio venga utilizzato da enti che forniscono servizi pubblici, dovrà essere valutato l'impatto sui diritti fondamentali; il regolamento prevede anche una maggiore trasparenza riguardo lo sviluppo e l'uso dei sistemi di AI ad alto rischio, che dovranno essere registrati nella banca dati dell'UE per i sistemi di AI ad alto rischio, e gli utenti di un sistema di riconoscimento delle emozioni dovranno informare le persone fisiche quando sono esposte a tale sistema.
 
L'AI Act crea un quadro giuridico favorevole all'innovazione e punta a promuovere l'apprendimento normativo basato sull'evidenza; la nuova legge prevede che le sandbox di regolamentazione dell'AI, che permettono un ambiente controllato per lo sviluppo, la sperimentazione e la convalida di sistemi innovativi di AI, debbano anche consentire la sperimentazione di sistemi innovativi di AI in condizioni reali.
 
Il nuovo regolamento sarà applicabile due anni dopo la sua entrata in vigore, con alcune eccezioni per disposizioni specifiche.
 
 

 

Valenzano, 12 luglio 2024

 


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