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UE: PAROLA D'ORDINE RILANCIARE LA CRESCITA E L'OCCUPAZIONE
Qualcosa si muove! Junker annuncia il suo Piano di investimenti da 315 miliardi di euro. La banda larga nel nuovo Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS). | |
Oggi, il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker presentando il Piano per il rilancio dell'Europa ha dichiarato: "È semplice: investendo di più l'Europa potrà accrescere la sua prosperità e creare maggiori posti di lavoro. Il piano di investimenti che presentiamo oggi, in stretta collaborazione con la Banca europea per gli investimenti, rappresenta un modo nuovo e ambizioso di stimolare gli investimenti senza creare nuovo debito. È ora di investire nel futuro, in settori strategici chiave per l'Europa, quali l'energia, i trasporti, la banda larga, l'istruzione, la ricerca e l'innovazione. Conto sulla partecipazione e sull'impegno del Parlamento europeo e degli Stati membri in modo che il nuovo Fondo europeo per gli investimenti strategici possa essere istituito e diventare operativo al più presto. L'Europa ha bisogno di un nuovo slancio e oggi le forniamo gli strumenti." Sono 315 miliardi di euro gli investimenti aggiuntivi nel corso dei prossimi tre anni (2015-2017) e si articolano su tre filoni principali:
La sfida consiste nello spezzare il circolo vizioso tra mancanza di fiducia e carenza di investimenti e in base alle stime della Commissione europea, le misure proposte potrebbero aggiungere tra 330 e 410 miliardi di euro al PIL dell'UE nell'arco dei prossimi tre anni e creare fino a 1,3 milioni di nuovi posti di lavoro. Il nuovo Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS), in particolare, verrà istituito in collaborazione con la Banca europea per gli investimenti (BEI) e si avvarrà di una garanzia di 16 miliardi di euro provenienti dal bilancio dell'UE più 5 miliardi di euro impegnati dalla BEI. In un momento in cui le risorse pubbliche sono scarse, si prevede che ogni euro di denaro pubblico sarà utilizzato per generare investimenti privati aggiuntivi, senza creare nuovo debito e secondo stime prudenti effettuate sulla base dall'esperienza storica, l'effetto moltiplicatore del fondo sarà di 1:15. In altri termini, ogni euro pubblico mobilitato mediante il fondo genererà 15 euro di investimenti privati che altrimenti non sarebbero stati effettuati. Il fondo concentrerà gli investimenti nelle infrastrutture, in particolare nella banda larga e nelle reti energetiche, nonché nelle infrastrutture dei trasporti negli agglomerati industriali; nell'istruzione, nella ricerca e nell'innovazione, nelle energie rinnovabili, nelle PMI e nelle imprese a media capitalizzazione. Dato che verrà costituito in seno alla struttura esistente del gruppo BEI, il fondo potrà essere istituito rapidamente, già nella primavera 2015, e l'obiettivo è che il fondo sia operativo entro la metà del 2015. A questo scopo, il Parlamento europeo e il Consiglio europeo di dicembre sono invitati ad approvare il piano di investimenti per l'Europa e l'impegno alla rapida adozione delle pertinenti misure legislative.
Entro la metà del 2016 la Commissione europea e i capi di Stato e di governo faranno il punto sui progressi compiuti e, se necessario, valuteranno ulteriori opzioni. Approfondimenti su http://europa.eu/rapid/press-release_IP-14-2128_it.htm Valenzano, 26 novembre 2014 |
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