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UE: DIGITAL ECONOMY AND SOCIETY INDEX
L'Italia sconta ancora un forte ritardo, soprattutto per la qualità della connettività e la diffusione dell'utilizzo di internet, ma nel 2014 si registra qualche miglioramento sui servizi cloud e sulla disponibilità degli open data. | |
Il VicePresidente Andrus Ansip e il commissario europeo per l'economia e la società digitali, Günther Oettinger, hanno presentato il Digital Economy and Society Index (DESI), un indice composito che riassume gli indicatori rilevanti delle prestazioni digitali in Europa e misura l'impatto del digitale nella società e nell'economia dei paesi membri della UE. Il documento prende in analisi cinque elementi principali:
La DESI 2015 dimostra una sensibile progressione in Europa verso un'economia digitale, tuttavia, gli Stati membri sono a diversi livelli di sviluppo e stanno procedendo a velocità diverse. I maggiori progressi si registrano nell'ambito della connettività. Ciò è dovuto principalmente a miglioramenti significativi nell'adozione della banda larga mobile (58-67 abbonati per 100 persone) e della banda larga superveloce (la quota di connessioni veloci è aumentato dal 18% al 22%). L'UE ha anche visto miglioramenti nelle competenze digitali di base dei suoi cittadini (dal 55% al 59% della popolazione), ma ha ancora molta strada da fare per dotare i suoi cittadini con le capacità e le competenze necessarie per sfruttare appieno l'economia digitale. Danimarca, Svezia, Paesi Bassi e Finlandia sono leader mondiali nel digitale e quindi tra i paesi più performanti. L'Italia, invece, insieme alla Lettonia, la Slovenia, l'Ungheria, la Slovacchia, Cipro, Polonia, Croazia,Grecia, Bulgaria e Romania, è posizionata tra i paesi che hanno bisogno di intensificare la loro performance e di recuperare il ritardo con il resto dell'UE. Il punteggio complessivo dell'Italia è pari a 0,36, ed è venticinquesima nella classifica dei 28 Stati membri dell'UE. Nell'ultimo anno ha fatto progressi in termini di ricorso alle tecnologie digitali da parte delle imprese, tuttavia solo il 5,1% delle PMI utilizza l'e-commerce, al quale è imputabile appena il 4,8% del fatturato complessivo delle imprese italiane. L'Italia è in ritardo anche per quanto riguarda la connettività. A dicembre 2013, solo il 21% delle famiglie aveva accesso a una connessione internet veloce (il livello di copertura più basso dell'UE) e gli abbonamenti a banda larga superiore a 30 Mbps erano solo il 2,2%. Lo sviluppo dell'economia digitale sembra essere frenato dal basso livello di competenze digitali (solo il 59% degli Di questi dati il governo dorvrà tenere conto nello sviluppo dell'Agenda Digitale in Italia per ridurre il gap con gli altri stati membri e avviare la trasformazione digitale del paese. Il DESI è stato elaborato dalla Commissione europea (DG CNECT) e si basa su indicatori che si riferiscono principalmente all'anno 2014. Maggiori informazioni sul DESI sono disponibili all'indirizzo https://ec.europa.eu/digital-agenda/en/digital-economy-and-society-index-desi Valenzano, 2 marzo 2015 |
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